My travel to Costa Rica: il mio arrivo a Santa Rosa

Avevo anticipato che sarebbe stato più "wild" giusto? Effettivamente il posto è decisamente più spartano

02 febbraio 2023

L'arrivo a Santa Rosa è stato decisamente un cambiamento importante: non solo ho completamente cambiato team, con eccezione di Lindy, ma anche l'enviroment in cui lavoro qui è decisamente diverso rispetto a Taboga.

La foresta di Taboga, seppur un ambiente molto bello e ricco di fauna, è molto frammentato e antropizzato. La foresta è spesso interrotta da strade o campi di agricoltura in particolare canne da zucchero, di cui oltre tutto le scimmie di Tenori sono sorprendentemente ghiotte. Qui invece, nella riserva nazionale di Santa Rosa, il bosco è decisamente più continuo e questo permette agli animali di vivere in un ambiente più consono alle loro abitudini. I 5 gruppi che seguiamo (Borrachos, Guanacaste, Rosa Maria, Los Valles e Administracion) sono sicuramente più elusivi rispetto ai gruppi di Taboga. Qui la ricerca per il gruppo di scimmie che si decide di seguire inizia poco prima del sorgere del sole, con un team di 4 persone che iniziano a percorrere sentieri differenti. Il GPS è diventato praticamente il mio nuovo telefono, senza mi sento persa. Un giorno ho dimenticato di caricare le batterie la sera prima e poco dopo la partenza il mio GPS si è spento, dopo i primi secondi di panico ho realizzato di avere la radio e quindi Robinson, un mio collega, mi ha guidata tramite quella.

La prima sera a Santa Rosa è stata rivelatoria, tantissimi animali notturni ci hanno fatto il regalo di mostrarsi, primo tra tutti il così detto whip scorpion, effettivamente sembra un misto tra un ragno e uno scorpione ma la verità è che appartiene all'ordine antico degli Amblypygi. E' caratterizzato da 8 zampe ma per camminare ne utilizza soltanto 6 e le altre 2 sono prevalentemente utilizzate come organo sensoriale. Nonostante dall'aspetto, non ispiri troppa fiducia, è completamente innocuo, così come le tarantole. Queste ultime, devo ammettere, hanno messo a dura la prova il mio coraggio: una mattina Lindy si è alzata alle 4 per iniziare le ricerche, e nel mentre che si vestiva scaccia un urletto: era una tarantola, che a quanto pare da giorni alloggiava nella nostra stanza senza che noi lo sapessimo. Una volta però aver saputo che questo simpatico animale peloso poteva camminare sui miei piedi scalze tutte le mattine, ogni giorno mi ritrovo a controllare con la torcia del telefono di avere sorprese sul pavimento. Un'altra sorpresa sono state le innumerevoli rane che si crogiolano nell'acqua tiepida delle nostre docce, sono docce esterne e quindi gli animali vi entrano facilmente, sulla porta di ingresso dei bagni c'è un cartello con scritto <<cuidado están ranas atras de la puerta>>. Effettivamente non posso dire di sentire la solitudine sotto la doccia, spesso mi lavo circondata da 4/5 rane che mi fissano!

Nella foresta ci sono inoltre tantissimi mammiferi: cervi, tapiri, formichieri.. di tutto. Per quanto riguarda le scimmie ci sono tre diverse specie: le scimmie cappuccine ovviamente (si contano fino a 38 gruppi differenti. di cui noi ne seguiamo solo 5), le scimmie urlatrici e infine le scimmie ragno che spesso interagiscono con le cappuccine e giocano con loro.

La mia giornata tipo è presso che simile a quella che avevo in Taboga, ma qui camminiamo molti più km perché non utilizziamo mai la macchina e le scimmie sono più attive quindi si muovono di più. Mi sto però focalizzando maggiormente sui focali, ossia seguo un soggetto per 10 minuti al fine di segnare tutto ciò che l'animale fa in quei 10 minuti, ogni tipo di comportamento. E questo mi sta facendo accorgere sempre di più di quanto è proprio vero che per capire gli animali devi viverci insieme.

Sono sempre stata affascinata dall'etologia, fin da bambina passavo ore osservando le formiche sul muretto del mio giardino. Poi l'università mi ha permesso di fare diversi studi su animali in cattività: drilli, lupi, cavalli. Per la prima volta però sento di conoscere a fondo le scimmie cappuccine che sto studiando, i loro caratteri, le loro preferenze, le loro amicizie.

La vita di campo a volte è davvero faticosa, specialmente qui a Santa Rosa e forse non lo immaginate ma un turno di 8 ore spesso è infinito e noioso. Quando le scimmie sono poco visibili perché molto in alto negli alberi, passiamo ore con il collo all'insù senza poter raccogliere dati sostanziosi. Raccogliere le urine per me, è sicuramente il lavoro più stressante, quante volte mi è successo di seguire una scimmia per ore con il mio peestick (una sorta di bastone con un sacchetto al fondo) per poi perdere l'urina di cui tanto avevo bisogno perché mi sono distratta un secondo per bere, sistemarmi il cappello o liberarmi da qualche rovo. Ma d'altronde questo è un pò il prezzo da pagare per avere accesso a una parte segreta della foresta, per conquistare la fiducia di animali selvatici che dopo 3 settimane hanno finalmente smesso di essere continuamente in stato vigilante in mia presenza. Qui, siamo noi al servizio di questi animali e non viceversa, siamo qui per studiarli per nostro piacere, ma possiamo farlo solo quando loro ce lo permettono. Le mattine in cui non riusciamo a incontrarle forse è semplicemente perché loro non hanno voglia di averci tra i piedi.

Tutto questo rende questo lavoro ancora più affascinante.

Credits Foto

Foto di Robinson Sandoval