My travel to Costa Rica: Gruth, il piccolo senza mamma

Lunedì abbiamo iniziato le ricerche per Rosa Maria molto presto, una volta incontrato il gruppo mi sono immediatamente concentrata sulla raccolta dei dati che ci mancano (foto e feci dei sei maschi presenti nel gruppo). Non ho potuto però fare a meno di notare che questo piccola scimmietta di circa 4 mesi, non faceva altro che saltellare nel suolo da una parte all’altra. All’inizio l’ho trovato buffo e simpatico, ho pensato, questo piccolo adora il suolo. Non mi è sembrato troppo strano perché conosco molti animali a cui piacciono cose “strane”, mi viene in mente Rufone, uno dei cavalli del maneggio di San Rossore che ha una passione inspiegabile per l’acqua. Questo è relativamente strano no? Un cavallo che ama l’acqua? Eppure si, Rufone non può fare a meno di buttarsi con tutta la sua energia nel mare appena lo vede o di rotolarsi nelle pozzanghere dopo un forte acquazzone. Così ho pensato, come Rufone, un cavallo, adora l’acqua, forse anche una scimmia cappuccina può preferire di gran lunga camminare a terra che saltare da un ramo all’altro. Poi però dopo qualche ora, Gruth ancora passava tutto il tempo al suolo, così ho iniziato ad avere dei dubbi su dove fosse la sua mamma, per poi realizzare che la femmina adulta che abbiamo trovato morta qualche settimana fa era proprio la sua mamma. 

Gruth al momento non ha una mamma da cui prendere il latte e quindi energia e allo stesso tempo non ha una mamma che gli insegni quanto sia pericoloso per una scimmia cappuccina delle sue dimensioni, stare tutto il giorno al suolo e allontanarsi dal gruppo. 

Lo stesso giorno abbiamo incontrato un enorme boa, o meglio.. le scimmie hanno visto il serpente e iniziato a fare degli allarmi molto forti richiamando la nostra attenzione. Gruth è sopravvissuto, non so dove fosse in quel momento, probabilmente stava foraggiando solo qualche metro più in là. Ha avuto molta fortuna. 

E’ chiaro che il piccolo Gruth non si rende conto dei pericoli a cui va incontro, è molto confidente anche nei nostri confronti. L’esperienza gli insegnerà ciò che deve imparare, sperando che la natura trovi il modo di dargli una lezione alla volta.